martedì 27 maggio 2008

CHARLIE DOMINICI: BACK WITH A TRILOGY

O3 - A TRILOGY
E' proprio vero che 3 è il numero "perfetto"? Dopo svariati, illustri esempi cinematografici - Matrix; Il signore degli anelli; I Pirati dei Caraibi; X-Men -, anche la musica si accoda alla moda imperante. A sfornare una trilogia in note è un illustre sopravvissuto dai trascorsi nobili ancorché decaduti: Charlie Dominici. Italo-americano made in Brooklyn, classe 1951, il buon Charlie è famoso per avere cantato sul primo disco dei Dream Theater, "When Dream and Day Unite" (1989). Ben prima del fatale incontro con Portnoy & co., Dominici, grande estimatore dei Beatles, aveva formato il duo "Billy and Charles", artefice nel 1969 di un disco omonimo semi-acustico divenuto ormai oggetto di culto collezionistico: su Gemm lo vendono a 65 dollari...
Nel 1981 partecipa come corista al disco d'esordio dei "Franke & Knockouts", band del New Jersey di effimero successo, famosa soprattutto per aver ospitato nelle sue file il futuro batterista dei Bon Jovi, Tico Torres.
L'esperienza nel Teatro del Sogno fu alquanto breve. Dopo di essa Dominici si dedicò ad attività extramusicali (tra le quali la gestione di una società di prestiti e ipoteche...) fino al 2005. Il 5 luglio di quell'anno dà alle stampe "O3 A Trilogy - Part 1", primo disco dopo un silenzio durato ben 16 anni. Il ritorno sulla scena musicale si rivela senz'altro coraggioso; incurante di mode e ricorsi nostalgici, il Nostro incide ciò che nessuno si sarebbe aspettato: accompagnato esclusivamente dallo scarno contrappunto di una chitarra acustica e talora di un'armonica a bocca, Dominici realizza la prima parte di quello che nelle sue intenzioni sarebbe stato un concept apocalittico diviso in tre segmenti. Dieci canzoni pregne di umori malinconici, dieci canzoni che rivelano un talento vocale inaspettato, esaltato dai toni intimisti e riflessivi che permeano tutta l'opera. Nel 2006 entra in contatto con la band svizzero-sarda dei Solid Vision (due ottimi cd all'attivo, Eleven e Hurricane), con i quali comincia a collaborare per la stesura dei nuovi pezzi. I frutti del sodalizio si materializzano l'anno seguente, allorché "O3 A Trilogy - Part 2" viene dato alle stampe. I toni delicati e arpeggiati dell'esordio vengono rimpiazzati da virtuosistici duelli chitarra-tastiere, alfieri di un prog metal non certo immemore della lezione di Portnoy & soci. Un disco ineccepibile dal punto di vista formale, ma troppo timoroso di abbandonare sentieri fin troppo tracciati.
Il 2007 vede Dominici sempre più coinvolto nel progetto O3: la storia della fine dell'umanità e della sua rinascita, grazie al DNA del suo unico sopravvissuto, il detective Anthony Dam (A.Dam, Adam, Adamo...), viene pubblicata nel 2008. Il songwriting è maturato e il suono si è indurito, come dimostrano alcuni passaggi pseudo-thrash nell'apripista King of Terror, mentre il lavoro della band è illuminato dal talento dei fratelli Maillard, Yan alla batteria e Brian alla fulminante solista, coadiuvati dai nostrani Riccardo Atzeni al basso e Amerigo Rigoldi alla tastiere.
Con un disco di buona caratura alle spalle, Charlie Dominici è pronto per ritagliarsi un piccolo, ma in fondo meritato, posto al sole. Nella speranza che quest'ultimo non venga spazzato via per sempre da personaggi reali simili a quelli descritti nel suo concept ...

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